
Mare con nuvole viola e tre barche a vela gialle
Emil Nolde, 1946, acquerello su tela

Se non è il mare, è la sua immagine,
la sua figura, rovesciata, nel cielo.
Se non è il mare, è la sua voce
sottile,
attraverso il vasto mondo,
amplificata dal vento.
Se non è il mare, è il suo nome
in una lingua senza labbra,
senza luogo,
senza altra parola che questa:
mare.
Se non è il mare, è la sua idea
di fuoco, impenetrabile, pura;
e io,
ardente, affogo in lei.
Pedro Salinas, Mare lontano (da Favola e segno, 1931)
Un acquerello per rappresentare attraverso la forza del colore tutte le emozioni che nascono in chi si trova ad ammirare l’incontro tra cielo e mare. Da un lato, nubi violacee che minacciose incombono, si avvicinanano sempre più a chi, sulla riva, riesce a cogliere anche le onde che placidamente si susseguono, l’una dopo l’altra, nella parte sinistra della tela. Onde cristalline, di un azzurro luminoso, sulle quali si stagliano vele gialle, luce pura che tenta di contrastare la forza della tempesta che si sta per abbattere. Un quadro, questo, giocato dunque sulla complementarietà cromatica che diviene espressione di una polarità interna all’osservatore che davanti al paesaggio matura sentimenti contrastanti che trovano però una risoluzione nella fluida pennellata dell’artista.