
Sulla riva
Anne Packard, 1983, olio su tavola

Vi è un incanto nei boschi senza sentiero.
Vi è un estasi sulla spiaggia solitaria.
Vi è un asilo dove nessun importuno penetra
in riva alle acque del mare profondo,
e vi è un armonia nel frangersi delle onde.
Non amo meno gli uomini, ma più la natura
e in questi miei colloqui con lei io mi libero
da tutto quello che sono e da quello che ero prima,
per confondermi con l’universo
e sento ciò che non so esprimere
e che pure non so del tutto nascondere.
Lord Byron (strofa CLXXVIII da Il pellegrinaggio del giovane Aroldo, 1812-1818)
Nel corso di sei decenni, Anne Packard ha affinato la propria voce creativa in un’ispirata convergenza tra immagine e immaginazione. Il suo studio è collocato a Provincetown, nel Massachusetts, comune all’interno della quale è situata la spiaggetta di Cape Cod, soggetto principale di molte delle sue tele (tra cui quella qui presentata). Le vedute dell’artista catturano l'essenza della costa, del mare e del cielo: Anne Packard ha una capacità quasi innata di dire tanto con poco, catturando sapientemente l'atmosfera del paesaggio marino, senza impantanarsi in dettagli irrilevanti. Osservando la scena qui raffigurata si nota l’essenzialità delle forme e delle linee, come se la pittrice avesse fatto sua la famosa frase di Mies van der Rohe “lessi is more”: oltre che a qualche piccola casupola affacciata sul mare, non compaiono che imbarcazioni dai lunghi alberi e con le vele ammainate. Osservando la tela, si sperimentano gli elementi naturali come forze provocate ad arte e poi costrette all'equilibrio, un equilibrio delicato tra realtà e immaginato. Qualità intangibili come il tempo, la memoria e i sogni fluttuano nell’atmosfera dello spazio dipinto. "Mi piace rappresentare cose che sono sole, solitarie e pacifiche", spiega Packard. "Le barche sono come le persone per me , amici che hanno la propria personalità. Voglio che lo spettatore possa penentrare nella mie superfici pittoriche come se queste fossero aria, una patina del tempo che accende i ricordi o trasporta i sogni. Cerco sempre di esprimere lo spazio che intercorre tra i respiri. Sono ancora alla ricerca e voglio fare molto di più con così tanto meno”. Una curiosità che riguarda tutte le tele dell’artista e che lei stessa ha rivelato sta nel fatto che a ogni dipinto viene data un’imprimitura di arancio. Per quanto in questo quadro prevalgano colori tenui, freddi e poco sgargianti, Packard afferma: "Amo dipingere contro un colore caldo, mi aiuta a creare un’atmosfera incantata. Anche se si potrebbe non vederlo, c'è sempre un ricordo di quell'arancio. "