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Spiaggia e scogliere di Pourville al mattino

Claude Monet, 1882, olio su tela,
Collection
Tokyo Fuji Art Museum

Spiaggia e scogliere di Pourville al mattino

Fermarmi qui. Per vedere anch'io un po' di natura.
Luminosi azzurri e gialle sponde
del mare al mattino e del cielo limpido:
tutto è bello e in piena luce.

Fermarmi qui. E illudermi di vederli
(e davvero li vidi un attimo appena mi fermai);
e non vedere anche qui le mie fantasie,
i miei ricordi, le visioni del piacere.

Kostantinos Kavafis, Mare al mattino (1915)

Nel febbraio 1882, Claude Monet si recò in Normandia per dipingere, allontanandosi da tensioni che lo affliggevano sia nell’ambito professionale, che in quello personale. La moglie, Camille, era morta tre anni prima ma il vuoto lasciato fu colmato da Alice Hoschedé, con la quale l’artista intraprese una relazione che però venne ufficializzata solo nel 1892, un anno dopo la morte del marito della donna. In quegli anni, inoltre, la Francia era nel bel mezzo di un periodo di recessione economica che aveva colpito anche le vendite di Monet. Il pittore, in aggiunta, non era entusiasta dell’imminente mostra impressionista (la settima), poiché le divisioni all'interno del gruppo erano sempre più pronunciate. Monet pensò quindi di delegare la responsabilità del suo contributo all’esposizione al suo gallerista e partì per Pourville, un villaggio di pescatori, dove rimase fino a metà aprile. Durante questo soggiorno, l’artista dipinse diverse tele tra cui quella qui presentata: la scogliera di Pourville, protesa a cingere un braccio di mare, offre a Monet uno dei suoi scorci preferiti, un motivo dal taglio asimmetrico, dai piani scanditi dalla successione degli elementi: terra, mare e cielo. La scena qui raffigurata mostra il gruppo roccioso posto sulla sinistra del quadro, mentre il lato destro è occupato dalla spiaggia e dal mare. La luce è brillante ma non ancora accecante: il giorno è appena iniziato ed il sole dispiega i suoi raggi sulla costa, illuminando le scogliere chiare e creando riflessi dai mille colori sulla superficie dell’acqua, da cui emergono anche piccoli massi e piante. Il colore, puro e vivace, è steso secondo i dettami impressionisti: la pennellata è rapida, procede per piccoli e veloci tocchi. Nonostante gli scogli siano posizionati sul lato sinistro del quadro, lasciando scoperto quello destro, la composizione risulta bilanciata, grazie al ruolo che riveste il colore: al volume dei massi, che si proiettano verso il cielo, risponde il verde più scuro utilizzato nell’angolo in basso a destra, che visivamente ristabilisce, anche grazie ad una pennellata più fitta, l’equilibrio dell’opera.

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